
Sirdar offre di seguito alcuni consigli ed informazioni utili per affrontare al meglio il vostro viaggio.
Ora sta a voi scegliere quale itinerario preferire tra tutte le nostre proposte nella sezione Catalogo Viaggi.
Troverete itinerari studiati su base individuale e personalizzabili in base alle vostre esigenze. Potete anche richiedere un preventivo personalizzato nella sezione PREVENTIVI.
Mini guida Tibet
Il Tibet, con un altitudine media che supera i 4800 m, non può che essere considerato il “tetto del mondo”. Paese spoglio, per la quasi totalità privo di vegetazione, offre comunque ai fortunati viaggiatori, paesaggi di infinita bellezza, di fronte ai quali è inevitabile un coinvolgimento spirituale ed un trasporto senza eguali. Il paese è dominato da imponenti catene montuose: quella dell’Himalaya che determina il confine meridionale; i Monti Kailas che si dirigono verso l’altipiano del Tibet; e le catene dei Kunlun e del Tanggula Shan che si estendono a nord. Ma ciò che ha da sempre ha affascinato e rapito l’immaginazione dell’occidente, oltre alla bellezza dei luoghi e alla spettacolarità dei sentieri che si snodano ad altezze da togliere il fiato, è il forte sentimento religioso che permea ogni cosa, si ritrova in ogni sguardo ed in ogni monastero di questo magico Regno Buddista
QUANDO ANDARE
Il periodo migliore per visitare il Tibet è quello che va dalla primavera inoltrata ( mese di maggio) all’autunno (novembre). I mesi più piovosi sono quelli di giugno e luglio soprattutto a Lhasa e Shigatse.
Per effettuare un trekking i mesi migliori sono quelli primaverili ( da aprile a metà giugno) e quelli autunnali da metà settembre a metà novembre.
Anche ad agosto è possibile effettuare un viaggio in Tibet poiché a quelle altitudini, il monsone ( che colpisce la parte occidentale solitamente dalla fine di luglio alla fine di settembre) è meno intenso, possono però esserci problemi riguardanti la praticabilità delle strade. Nei mesi invernali invece, soprattutto alle altitudini più elevate, il freddo è intenso e la neve blocca la gran parte dei passi. Data l’elevata altitudine media delle regioni himalayane, il clima può variare repentinamente anche nel corso della giornata con forti escursioni tra giorno e notte.
Numerosi sono i festival che attirano nei luoghi di preghiera molti pellegrini e visitatori. Quello più importante è il Losar che si tiene tra febbraio e marzo e si celebra con pellegrinaggi,teatro tibetano ed offerte d’incenso.
Altra manifestazione molto rinomata è la Festa delle corse di cavalli di Gyantse che si tiene nel mese di giugno.
INFORMAZIONI SUL PAESE
TIBET- Divisione amministrativa della Cina-
Capitale: Lhasa Popolazione: 2.300.000 Superficie: 1.200.000 kmq
Fuso orario: + 7 ore rispetto all’Italia ;+ 6 ore quando in Italia vige l’ora legale. Lingue : La lingua ufficiale del Tibet è il cinese.
La lingua tibetana appare collegata con il birmano e con un certo numero di parlate di diversi popoli himalayani oltre che con il cinese.
E’ suddivisa in molti dialetti e spesso i tibetani stessi trovano difficile comprendersi tra loro. La lingua straniera più conosciuta è l’inglese.
Religione: Buddista
DOCUMENTI E VISTI
Passaporto: con validità residua di almeno sei mesi.
Visto d’ingresso : Si ricorda che per recarsi in Tibet è necessario il visto Cinese . Da richiedere alle Rappresentanze diplomatico-consolari cinesi in Italia (per maggiori informazioni su modalità e documentazione richiesta vedi: www.fmprc.gov.cn ). Non è previsto il rilascio di visti ai posti di frontiera, per cui coloro che all’arrivo in territorio cinese ne risultano sprovvisti vengono respinti.
Permesso entrata in Tibet :E’ obbligatorio ottenere il Tibet Entry Permit, che serve ad entrare nell’area e a visitare la valle di Lhasa, e gli Alien Travel Termit, emessi per visitare specifiche zone al di fuori della valle di Lhasa. Tali permessi vengono richiesti ed ottenuti tramite la nostra organizzazione e l’intermediazione dei nostri collaboratori locali previa comunicazione dei vostri dati con un certo anticipo e 2 fototessere
NB Il Governo Cinese, purtroppo, applica numerose restrizioni per l’entrata in Tibet di viaggiatori stranieri e, soprattutto , emette decreti ed imposizioni a sua discrezione senza nessun preavviso. E’ capitato in passato che il Governo Cinese chiudesse del tutto le entrate in Tibet agli stranieri per alcuni mesi impedendo a qualsiasi viaggiatore di entrare nel paese.
E’ bene tenersi sempre aggiornati e pronti a valutare eventuali mete alternative laddove vi fossero nuove normative
Vaccinazioni: obbligatorie nessuna. Consigliate previo parere medico: vaccino per Tetano e poliomelite ( che dovrebbe essere già in obbligo per tutti i cittadini italiani) e vaccini contro epatite A e B
MONETA E CAMBI
La moneta in Tibet è quella cinese
Yuan/RMB.
L’unità di conto è lo Yuan (più precisamente, yuan renminbi), detto anche Kuai.
In Tibet è possibile cambiare la valuta straniera quasi esclusivamente solo presso la Bank of China a Lhasa ( si accettano tutte le carte di credito dei circuiti principali)
Meglio cambiare piccole somme e farsi consegnare banconote di piccolo taglio, più facili da spendere.
TELEFONIA
Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 0086
Da Lhasa è possibile effettuare chiamate internazionali dal palazzo della posta centrale (Dekyi Shar Lam) e da quello dei telefoni. In tutte le città principali come Lhasa, Gyantse, Tsedang, Shigatse, Khasa funzionano i cellulari abilitati al servizio di roaming internazionale.
ELETTRICITA’
220 volt.
Spine di tipo I ( Cinese o Australiana a tre lamelle piatte ) o di tipo A ( americana a tre poli- lamelle piatte ) o G( britannica a 3 poli- lamelle piatte)
SITUAZIONE SANITARIA
La qualità ed il livello delle strutture ospedaliere in Tibet non è ovviamente di livello occidentale. Esistono però nei maggiori centri urbani dei servizi sanitari ed ospedali che offrono cure sia di medicina allopatica ( occidentale) che di medicina cinese e tibetana . Buono però è il livello di preparazione medica pertanto i dottori sono preparati . Ovviamente il clima e , sorpattutto , le elevate altitudini, contribuiscono a diminuire di molto il proliferare di virus e batteri, pertanto vi sono meno problemi sanitari che in altri paesi asiatici.
Bisognerà però sempre tenere presenti le norme igieniche di base tenendo conto che le condizioni igieniche non sono delle migliori negli alberghi soprattutto fuori dai principali centri:
evitare di bere l’acqua di rubinetto in quanto molto spesso non potabile;
non assumere cibi preparati per strada, che, anche se cotti non offrono sufficienti garanzie igieniche;
lavare sempre verdura e frutta;
munirsi dei farmaci di prima necessità (antibiotici, antipiretici) e munirsi, in quantitativo sufficiente per la durata del viaggio, dei farmaci di cui se ne fa un uso abituale.
SITUAZIONE CLIMATICA
Il clima è di tipo continentale clima continentale, caldo umido d’estate, inverni freddi e secchi, stagioni intermedie brevi. A causa dell’altitudine media elevata, si possono verificare repentini cambi climatici e cali di temperatura ( forte escursione tra giorno e notte).
SICUREZZA
Si sono verificate delle situazioni che sono state presentate come atti terroristici dalle Autorità cinesi. Conseguentemente, queste ultime hanno intensificato le misure di sicurezza in Tibet . Generalmente la situazione è sicura per i turisti stranieri e gli unici fastidi e rallentamenti al buon corso del viaggio sono spesso causati dalle stesse autorità cinesi e dai loro continui controlli. I nostri collaboratori locali si attivano proprio per questo per l’ottenimento di tutti i permessi speciali in maniera tale da non creare a voi durante il viaggio nessun tipo di fastidio o intoppo.
NUMERI UTILI
Ambasciata d’Italia a PECHINO
2, San Li Tun Dong Er Jie
100600 Beijing – CHINA
centralino: +86(10) 8532 7600
tel.: +86(10) 65322131/2/3
fax: +86(10) 65324676 (Cancelleria)
e-mail: ambasciata.pechino@esteri.it
People’s Hospital: Dzuk Tun Lam, Lhasa tel. 6323811 Tibetan traditional Hospital: Yuthok Lu, Lhasa, tel. 632411,6323244
Polizia: tel. 110
LETTURE CONSIGLIATE
TIBET
EDT/Lonely Planet
Dal tetto del mondo all’esilio
di Renzo Garrone (EDT, Torino 2002, collana “Orme”)
Il dragone e la montagna? La Cina, il Tibet e il Dalai Lama
di Melvyn Goldstein (Baldini & Castoldi, Milano 2003)
Il sentiero del Buddha
di Tom Lowenstein (EDT, Torino 1997; collana ‘Saggezze del mondo’)
Il Tibet nel cuore
di Piero Verni (Sperling & Kupfer, Milano 1999)
La civiltà tibetana
di Rolf A. Stein (Einaudi, Torino 1998)
La storia del Tibet
di Laurent Deshayes (Newton & Compton, Roma 1998)
Miti e leggende del Tibet
di Andreas Gruschke (Neri Pozza, Vicenza 2003)
Scorciatoia per il Nirvana. Viaggio sul Kailash, montagna sacra del Tibet
di Dario Guidi (EDT, Torino 2001; collana ‘Orme’)
Sette anni in Tibet
di Heinrich Harrer (Oscar Mondadori, Milano 1998)
Per aggiornamenti e notizie prego visitare il sito del Ministero degli Affari Esteri: Viaggiare sicuri